La teoria
è che i composti adattogeni influenzino diversi mediatori chiave della risposta
adattiva allo stress sia all'interno che all'esterno delle cellule, avendo così
uno spettro più ampio di azione rispetto ai farmaci tradizionali che hanno come
target un sintomo o una malattia. Ad esempio, gli adattogeni sono caratterizzati come eustressori, o
"buoni fattori di stress", che inducono risposte di protezione dallo
stress. Stimolando
l'espressione e il rilascio dei mediatori della risposta adattiva allo stress,
gli adattogeni possono contribuire ad aumentare la tolleranza del corpo allo
stress. Con lo stress cronico legato a
effetti avversi sulla salute come disfunzioni cognitive, emotive e
comportamentali, oltre a un aumento dell'infiammazione nel corpo che potenzialmente
porta a malattie cardiovascolari, diabete, cancro, sindromi autoimmuni e
malattie mentali, alleviare o limitare lo stress in corso e la salute a lungo
termine in generale. È qui che le piante adattogene possono giocare
un ruolo terapeutico, in quanto sono state trovate per normalizzare cortisolo e
corticosterone cronicamente aumentati - ormoni dello stress che sono stati
collegati a ansia, depressione, disturbi digestivi e altri problemi di stress
cronico.
Tuttavia,
il Centro nazionale per la salute complementare e integrativa del National
Institutes of Health sottolinea la cautela nell'usare rimedi erboristici a
causa di prove scientifiche limitate. Attualmente,
ci sono circa 70 piante di erbe citate in letteratura con proprietà adattogene,
tra cui ginseng, Rhodiola
Rosea, la radice di maca e la Moringa Oleifera. Quest'ultima erba dal gusto pepato viene utilizzata in piatti saltati in padella e zuppe piccanti per la sua composizione proteica (di tutti gli aminoacidi essenziali) e come trattamento per una serie di condizioni tra cui ansia, asma,
diarrea, febbre, artrite, malattie degli occhi e indigestione.
La Moringa Oleifera è utilizzata da millenni a tale scopo e sempre più in laboratorio per sperimentazioni oncologiche specifiche. Studi in vitro su
animali ed in vivo sull'uomo rivelano che quest'ultima pianta può avere azioni
terapeutiche, inclusi effetti adattogeni, antimicrobici, antinfiammatori,
cardio-protettivi e immunomodulatori.