In entrambi i casi, essendo un problema
nutrizionale, deve essere valutata attentamente la dieta giornaliera e
stagionale.
Analizzando i dati statistici
internazionali nel database su questa patologia, mi colpisce quelli forniti
dall'Italia.
deficit di 25OHD (≥25 e <50 nmol
/ L) è stato mostrato
nel 40,1% dei neonati italiani e nel 21,7% dei
neonati migranti
e nel 43,6% di gestanti italiane e nel 41,3% delle gestanti migranti
(Database- Journal of Nutritional Disorders & Therapy).
I dati dimostrano chiaramente che le carenze di vitamine e quindi il manifestarsi di anemie da carenze vitaminiche, sono
maggiori nei nostri neonati, donne in gravidanza e in adulti in generale,
rispetto ai migranti. Esattamente l'opposto di tutti gli altri stati dichiarati.
In particolare, i nostri neonati sono anemici per carenza vitaminica per il 40% (è un dato elevatissimo!) e' per il doppio rispetto ai neonati migranti.
In poche parole, anche se mangiamo (e
parecchio, visto che siamo primi per obesità infantile e adulta) siamo più
malnutriti dei migranti arrivati sul territorio italiano.
Insomma, l'ennesimo dato che conferma che in fondo, così "esperti" di alimentazione come pensiamo di essere, non lo siamo per nulla.
Se state programmando una gravidanza, siete sportivi o semplicemente vi sentite frequentemente stanchi, rivolgetevi ad un professionista non allo scaffale "integratori" di un supermercato!
Dr.ssa Grazia Sardanu
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