Proprietà dei legumi
I legumi costituiscono, secondo le Linee Guida Nazionali ed Internazionali, un pasto completo ed equilibrato. Ad elevato contenuto nutritivo e a basso impatto calorico. Ottimo per qualsiasi base alimentare: regime dietetico, sportivo o pediatrico.
Noti per le elevate concentrazioni di proteine, facilmente assimilabili a differenza di quelle animali, e di carboidrati a basso indice e carico glicemico. I legumi vantano anche altre proprietà nutritive: Vitamine (in particolare del gruppo B e vitamina C), Minerali (calcio, ferro, fosforo, potassio, magnesio), Oligoelementi e Fibre.
L'antica saggezza popolare prevedeva piatti contenenti Legumi e Cereali, definiti "piatti unici" per le caratteristiche equilibrate di Carboidrati e Proteine in essi contenuti. La giusta quantità è costituita da un rapporto Legumi: Cereali di 2:1 (es. fagioli 100g + Pasta 50g).
Qualche esempio di piatto unico? Pasta e fagioli, Pasta e Fave, Riso e piselli, Pasta e ceci.
Per chi avesse la fortuna di avere un orto, questo è il momento di seminarli!
Avvertenze: Due eccezioni escludono i legumi dalla dieta: favismo e nefropatici (in questo ultimo caso è sufficiente cambiare due volte l'acqua dell'ammollo).
Soggetti sensibili alle fave possono sviluppare reazioni allergiche a seguito dell'ingestione o dell'inalazione del polline. In caso di reattività portare immediatamente il soggetto in ospedale. Generalmente, i soggetti affetti da favismo, sviluppano una mancanza dell'enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi
(G6PD), che in condizioni normali è presente nei globuli rossi ed è determinante
per lo svolgimento delle loro funzioni, oltre che per la loro stessa sopravvivenza. Questa carenza spesso è asintomatica. Talvolta però, i soggetti più reattivi (sesso maschile, perché la trasmissione è legata al cromosoma X) presentano segni clinici chiari e gravi, come crisi emolitiche tra le 12 e le 48 ore dopo
essere entrati accidentalmente in contatto con una delle sostanze citate. I sintomi
della crisi includono ittero, forte anemia, pallore, debolezza, disfunzioni renali
(fino all'insufficienza renale acuta), dolori addominali, nausea e vomito. Nei
casi più gravi, che in genere sono piuttosto rari, si può determinare un vero
e proprio collasso vascolare periferico con respiro frequente e difficoltoso,
emoglobinuria (presenza massiccia di emoglobina nelle urine, che diventano di
color giallo-arancione) e danno renale, che però è di solito reversibile. In più
possono comparire brividi, febbre, dolore alla regione lombare, shock. La durata
della crisi emolitica è piuttosto breve.
I soggetti più reattivi talvolta possono innescare crisi allergiche anche per cross-reazione con i piselli.
A seguito di una prima reattività, non limitatevi alle cure d'emergenza ma rivolgetevi ad un professionista per chiarezza e delucidazione sulle specie (alimentari o respiratorie) che donano cross-reattività.
Il favismo si sviluppa in tutto il bacino Mediterraneo, Grecia, centro e sud America. In Italia si osservano rilevanze di soggetti affetti in Sardegna e Toscana.
Per maggiori informazioni, sul FAVISMO, scarica l'opuscolo gratuitamente.