VOGLIA DI FRITTO
La frittura è un metodo di cottura da utilizzare raramente, rispetto alle abitudini quotidiane. Tuttavia, non è da escludere completamente.
Il cemento sempre più prepotente e la lontananza dai nonni ci fa perdere nozioni botaniche importanti. Se vi capita di avere un prato non trattato con pesticidi, erbicidi o altro, potreste riconoscere una delle tante erbe commestibili. Iniziamo con quella più comune e semplice
CICERBITA (SONCHUS OLERACEUS)
Plinio il Vecchio ne parlò, quando raccontava che Teseo si nutrì di Cicerbita prima di inoltrarsi nel labirinto per uccidere il Minotauro. Insomma, letteratura, botanica, alchimia e nutraceutica, si incontrano nei secoli su un semplice prato.
Dal livello del mare fino ai 1700 metri, questa pianta cresce spontanea sempre, eccetto durante la siccità estiva. La Cicerbita è un'erba selvatica ricca di fibre e di vitamine A, B2, C. Inoltre è ricca di calcio, ferro, fosforo. Per la presenza di inulina è particolarmente indicato per chi soffre di diabete. Umani ed animali ne possono usufruire senza problemi.
Questa pianta veniva impiegata in erboristeria per le sue proprietà depurative, diuretiche, epatodetossicanti e sopratutto per la sua azione coleretica (stimolante la bile), ma oggi quasi completamente trascurata.
Come mangiarla? cruda in insalata, lessata, usata quale contorno, condita con olio e limone o passata in padella con qualche spicchio di aglio. La rosetta basale si salta in padella con dell'aglio e se ne gusta il sapore delicatissimo. E' un ingrediente imprescindibile delle zuppe di origine contadina dove le foglioline più tenere vengono cucinate nella zuppa fiulana Postic, nella Preboggion ligure e nella Minestrella della Garfagnana. Il fusto delle piante giovani si consiglia lessato come asparago. Invece la radice può essere portata a tavola lessata oppure una volta tostata può essere usata come surrogato del caffè.
Buone passeggiate e buon appetito!
Dr.ssa Grazia Sardanu
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La frittura è un metodo di cottura da utilizzare raramente, rispetto alle abitudini quotidiane. Tuttavia, non è da escludere completamente.
Caldo e mal di gambe sembrano quasi sinonimi in questa stagione. Ma c'è qualche piccolo trucco per stare meglio.
Stanco dei soliti cereali? Prova gli pseudo cereali: Chia, Quinoa, Grano saraceno e Amaranto, che non solo forniscono la dose giornaliera raccomandata di tutti i nutrienti, ma aiutano anche a ridurre le possibilità di molte infezioni non trasmissibili a causa della presenza di diversi composti bioattivi.