Gli scienziati della Berkeley, hanno inizialmente scoperto che un comune batterio che causa diarrea, la Listeria monocytogenes, produce elettricità utilizzando una tecnica completamente diversa
da batteri elettrogeni noti e che centinaia di altre specie batteriche usano
questo stesso processo.
Successivamente hanno scoperto che molti altri batteri avevano queste caratteristiche. Questi batteri "scintillanti" fanno parte, per la maggioranza, del
microbioma intestinale umano.
I batteri che
causano la cancrena ( Clostridium perfringens ) e le infezioni acquisite
in ospedale ( Enterococcus faecalis ) e alcuni batteri che provocano
malattie da streptococco producono anch'essi elettricità.
Altri batteri elettrogeni, come i lattobacilli, sono
importanti in processi industriali alimentari, come per esempio nella fermentazione dello yogurt e molti sono probiotici.
Esistono tanti insetti che interagiscono con gli
esseri umani, sia come agenti patogeni che probiotici, siano essi nel nostro
microbiota o coinvolti in processi di fermentazione industriale. Molti di essi
sono elettrogeni. Capire i loro meccanismi ci aiuterà a capire meglio anche i
meccanismi del nostro corpo e quindi a studiare eventuali cure mirate e farmaci di nuova generazione. Sono già iniziate ricerche sull'utilizzo di
batteri di queste specie ed il trattamento da intossicazione da metalli pesanti (es. medicina del
lavoro, aeronautica e spaziale, infettivologia) ma anche sull'utilizzo di questi batteri
nel blocco genetico di patologie infiammatorie (oncologiche, neurodegenerative). I campi biologico-molecolari sono
quindi tutti aperti all'utilizzo di batteri per risolvere i problemi etici
sulla manipolazione genetica. In poche parole, il "lavoro sporco" lo faranno i
batteri!
La scoperta di elettricità prodotta da questi batteri sarà
anche estesa ed utilizzata in ambito di tecnologie bioenergetiche
"verdi". Ad esempio, generare elettricità dagli impianti di
trattamento dei rifiuti. Tecnologia già in atto in alcune città Europee.
Come sempre, una scoperta porta a tante applicazioni. Questa in particolare, comporterà un'importante svolta in tanti campi, oltre ad una ennesima conferma che il nostro corpo sia un piccolo cosmo; ma soprattutto dimostra una chiara interazione tra intestino- sistema immunitario e cervello, chiamato appunto Axis-Gut-Brain
Dr.ssa Grazia Sardanu
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