ADDITIVI NATURALI. NUOVA FRONTIERA ALIMENTARE

23.01.2024

Finalmente la ricerca estera si è aperta a nuove forme di conservazione. Uno studio dimostra infatti la possibilità di utilizzo di estratti naturali di piante in sostituzione ad additivi sintetici.

Nell'industria alimentare, la sfida principale è contrastare le alterazioni alimentari. L'industria ha sempre fatto ricorso all'uso di additivi sintetici sviluppati dall'industria chimica. Questi composti sintetici sono ampiamente utilizzati per proteggere il cibo, riducendo l'ossidazione dei lipidi e le proliferazioni microbiche durante la conservazione degli alimenti. Tuttavia, alcuni di essi hanno mostrato una serie di svantaggi e limiti di utilizzo (tossicità cronica: effetto cancerogeno e allergenico ...), come l'idrossianisolo butilato (BHA) o l'idrossitoluene butilato (BHT), che si sospetta abbiano gravi effetti patologici e tossici sulle persone. Pertanto, i nuovi agenti antimicrobici devono ora essere il più naturali e sicuri possibili. Pertanto, oli essenziali, proteine ​​e peptidi rappresentano la nuova generazione di agenti antimicrobici.

L'efficienza delle piante medicinali è stata approfondita per identificare le molecole attive ed i relativi metaboliti secondari, in seguito classificati in base alla loro struttura chimica: composti fenolici, proteinici e peptidi con attività antimicrobiche.

La scoperta del primo peptide antimicrobico nelle piante risale al 1942 quando BALLS e la sua èquipe hanno purificato α-purotionina dal grano. Dal quel momento che sono stati condotti diversi studi che descrivono nuovi peptidi antimicrobici da tessuti vegetali. Questi peptidi sono stati isolati da foglie, semi, tuberi, frutti e radici, per un totale oggi di quasi 300 peptidi di piante considerate antimicrobici. PhytAMP (https://phytamp.pfba-lab-tun.org)

Un recente studio dimostra l'efficacia antibatterica ad uso alimentare di una pianta molto nota ormai, la Moringa Artemisia. Estratti medicinale popolari sono utilizzati da secoli dalle popolazioni africane, indiane e sud americane per calmare il dolore addominale, curare diabete, bronchite, ascessi, diarree, ma anche come analgesico, antispasmodico e come agente diuretico. In alcune nazioni si utilizzano varie piante per insaporire e conservare molti alimenti come carni e formaggi prodotti locali.

Diversi estratti e oli essenziali di Moringa Artemisia hanno mostrato attività biologiche, come antimalariche, antivirali, antitumorali, antiemorragiche, anticoagulanti, antiossidanti, attività antidiabetiche e forti attività antibatteriche contro diversi patogeni umani. Inoltre, la Moringa Artemisia contiene peptidi antimicrobici. La prima identificazione di cui è stata fatta sull'inibizione di crescita di E. feacalis, M. leteus e L. monocytogenes, Listeria monocytogenes , Staphylococcus aureus , Bacillus cereus e la nuova specie approvata Bacillus cytotoxicus .

Un recente studio dimostra l'attività antibatterica dell'estratto acquoso e l'applicazione dell'estratto ottenuto come conservante alimentare mediante valutazione del suo effetto antimicrobico sullo stoccaggio a lungo tempo (15 giorni) di prodotti alimentari fermentati come il formaggio fresco.

Si apre quindi una nuova possibilità di prodotti industriali, più naturali e meno dannosi per accumulo di prodotti sintetici. 

Chissà quando le industrie alimentari inizieranno ad usarli… forse quando noi consumatori inizieremo a pretenderli?

Dr.ssa Grazia Sardanu

www.CRN5.it

Copyright © CRN5.it della Dr.ssa Grazia Sardanu


Ultimi post nel nostro blog

Leggi le novità di questa settimana
 

Sorrido ogni volta che vedo in palestra persone organizzatissime, con beveroni, bevande energetiche e supplementi minerali. Si, sorrido perché non mi capita di vedere tanta organizzazione neppure in atleti agonisti che concorrono per l'oro!

ZUPPE

02.12.2024

Che piatto vi viene in mente quando pensate ad un cibo invernale? La zuppa! In questo momento di "detox" fra un festeggiamento e l'altro è la scelta perfetta. Scopri le nostre proposte

Da sempre utilizziamo alimenti, derivati e spezie per curarci. Oggi questa tecnica farmaceutica prende il nome di Nutraceutica. Il più antico alimento noto alla storia ed usato a tale scopo è il miele. Scopriamone la storia, gli usi e le proprietà.